Comunque la sentenza che ripristina il proporzionale purissimo monopreferenziale allontana per sempre quello che per molti era un incubo da nemmeno pronunciare: il Movimento 5 Stelle arriva primo e con il premio di maggioranza spopola in Parlamento.

Comunque la sentenza rafforza quel retrogusto di nuova Dc che affiora qui e là nei conversari politico-partitici e nelle baruffe di potere.

Comunque se dopo la sentenza Silvio Berlusconi si acconcia comodamente nel proporzionale rischia di dilapidare in una botta l'eredità, forse l'unica, che quasi tutti gli riconoscono: l'aver favorito, incarnato, indirettamente creato il bipolarismo, la democrazia dell'alternanza.

Comunque la sentenza, se le forze politiche non si sbrigano a fare la riforma, aggrava il solco tra cittadini e politica. Enrico Letta e Matteo Renzi ne sono consapevoli e per questo è ancora più urgente e indispensabile il patto tra loro due, (con l'aggiunta di Angelino Alfano), il patto dei quarantenni, poco meno e poco più.