Se si parla di tattica e soltanto di tattica, quella attendista del Cav. è quella giusta, dal suo punto di vista e dal punto di vista del centrodestra per come lo abbiamo conosciuto fino a un po’ di tempo fa e per come lui intende possa perfino rinascere fra un po’. Pensa (a ragione) Silvio Berlusconi: gli italiani non amano i rematori contro – certo, molti hanno remato contro di me, ma ora ci sta provando Matteo Renzi; se il centrodestra fa un’opposizione preconcetta e troppo ostruzionistica al governo monocolore renziano rischia prima o poi di prendersi le colpe del possibile fallimento di un esperimento politico che piace al 40,8 per cento degli italiani che sono andati a votare alle Europee. E poi fare opposizione dura e pura a che pro? Per ottenere cosa? Non siamo mica in campagna elettorale.
Meglio attendere, pensa Berlusconi, intanto passano i mesi dell’affidamento agli assistenti sociali, intanto non ci sono alle viste grandi appuntamenti elettorali nazionali, intanto qualche riforma va avanti e qualche merito va a Forza Italia, intanto la Borsa e gli spread rifiatano e la cosa fa bene anche alle aziende dell’universo berlusconiano e magari si mettono giù i primi mattoni, sotterranei come sono le fondamenta, delle prossime strategie delle tlc che coinvolgono ovviamente anche Mediaset, intanto i processi stancamenti si adagiano sul nuovo spirito dei tempi di lavoro sulle riforme costituzionali.
Se poi Renzi ce la fa – pensa Berlusconi – Forza Italia potrà dire che gli ha dato una mano; se poi Renzi non ce la fa – riflette Berlusconi – a quel punto sì, si sarà a ridosso di qualche grande appuntamento elettorale nazionale, e allora sì che Forza Italia potrà fare opposizione dura e pura.
Insomma, è l’occasione che fa il Berlusconi oppositore cauto. Se ne accorgerà oggi Raffaele Fitto nell’incontro previsto con il Cav.
Tutt’altro discorso, ovviamente, va fatto per chi invece intende costruire un centrodestra o un polo liberale o insomma l’alternativa a Renzi e al suo centrosinistra che si propone come modernizzatore ma che in fondo centrosinistra resta ed è (orgogliosamente).
Ecco, per chi vuole qualcosa di nuovo questo è il momento di costruire un movimento di idee e persone dal basso per provare a parlare di riforme liberali – basta prendere la lettera della Bce dell’agosto del 2011 per avere un ottimo programma – come meno tasse, liberalizzazioni, privatizzazioni, profonda riforma del lavoro e dei lavori.