Carlo Cottarelli, già mister Spending Review, tornerà in Italia in autunno, dopo aver concluso il suo impegno al Fondo monetario internazionale. E’ una buona notizia perché c’è molto bisogno di voci come la sua, capaci cioè di continuare a ribadire il nostro vero problema: “Il nostro livello di debito” espone l’Italia “al rischio di speculazioni”. E ce ne è molto bisogno, soprattutto quando le sirene della campagna elettorale seducono i politici sulla via del “meno tasse, più investimenti pubblici” senza ovviamente però richiedere alcuna spiegazione concreta e dettagliata sul come fare tutto ciò.
“Essere esposti alle speculazioni significa essere schiavi dei mercati finanziari,credo quindi che ridurre il debito renderebbe l’Italia anche più libera”, ha detto Carlo Cottarelli, direttore esecutivo dell’Fmi, mercoledì 19 aprile a Radio 24 ribadendo che: “Ridurre il deficit e raggiungere il pareggio di bilancio” è “una cosa necessaria da fare”. Una volta raggiunto il pareggio di bilancio – ha spiegato Cottarelli – “ci penserà la crescita economica a erodere il rapporto tra debito pubblico e Pil”.
Cottarelli torna in autunno in Italia per insegnare alla Bocconi e per pubblicare un nuovo libro. Nel frattempo chissà che non gli venga voglia di affrontare un impegno diretto in politica. Per esempio, di recente, l’8 marzo a Milano, ha presentato il suo libro “Il Macigno – Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene” con Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia…