Violante e l’unico modo per prendere tempo e darlo al governo Letta

Questo è il punto e questo è l'unico modo per prendere tempo e dare tempo al governo Letta.

“Ancora oggi i giornali parlano di ‘lodo Violante per Berlusconi. Ma non c’è stato alcun lodo ma solo una proposta banale, e cioè che tutti hanno diritto di difendersi”. Così Luciano Violante, ex presidente della Camera, oggi a “24 Mattino” su Radio 24 è tornato sulle polemiche nate dopo una sua intervista in cui aveva detto che ‘Berlusconi ha il diritto di difendersi come tutti i parlamentari’.

“A parte che lodo è una parola infelice per i suoi precedenti – ha aggiunto Violante – io non ho avanzato lodi o vie d’uscita per Berlusconi. Da magistrato mi son sempre battuto per i diritti delle persone in difficoltà. Chi si trova davanti a un procedimento deve potersi difendere. Ma ormai noto che anche tutti i dirigenti del Pd dicono la stessa cosa”.

Riguardo alla seduta della Giunta del Senato di oggi, Violante ha detto a Radio 24: “La vera questione pregiudiziale è una, se la Giunta possa sollevare eccezioni di costituzionalità sulla legge Severino o fare ricorso alla Corte di Lussemburgo. Oggi si deciderà su questo e teniamo conto che la Consulta e lo stesso Pd nel luglio del 2009 decisero che la Giunta poteva sollevare eccezioni di questo tipo. Oggi vedremo. Chiaramente se si decide che non si possono sollevare questioni, la vicenda è chiusa. Se invece, come molti costituzionalisti anche recentemente hanno sostenuto, si può agire in quel senso, bisogna passare alle altre due questioni sollevate dal relatore”.

Violante comunque ha definito un ricatto politico la posizione del Pdl: “Dire ‘se si vota in Giunta c’è la crisi di governo' mi sembra un ricatto politico. Il Pdl a parti invertite non accetterebbe mai un ricatto di questo genere, è una pressione inaccettabile nel modo più assoluto”.

Violante poi archivia le contestazioni subite dalla base degli elettori Pd: “Visto che alcuni dirigenti del Pd ed esponenti della Giunta si erano espressi per la decadenza prima ancora che si ascoltassero le ragioni della difesa di Berlusconi, mi son sentito di intervenire dicendo ‘guardate che quella persona ha diritto di farsi ascoltare in Giunta’. Ho fatto il paragone col terrorismo: quando abbiamo fatto una lotta durissima al terrorismo abbiamo rispettato nel processo i diritti di tutti i terroristi. Sono stato criticato da moltissimi esponenti e militanti del Pd, ma quando ho avuto la possibilità di spiegare le cose alla fine si è concluso con applausi e abbracci”.