Truman – Quel genio di Walter Chiari aveva capito tutto

Dal Sole 24 Ore di Domenica 4 marzo 2012

Il conduttore e la spalla stanno per presentare una cantante famosa. E’ una trasmissione di canzoni, uno show simbolo dell’Italia, con l’orchestra, con l’aria nuova. La spalla buffa irrompe e chiama “ragioniere” il bel conduttore che non tiene mai ferme le mani. “Gli italiani sono criticoni, tutto quello che è italiano non gli piace”. Allora il conduttore, ben rappresentando i nuovi, ambiziosi umori del paese, reagisce: “L’Italia è storicamente, artisticamente e oggi anche tecnicamente uno dei paesi migliori del mondo”. Tecnicamente. La spalla rincara: “Il migliore”. E via a snocciolare i difetti altrui, con l’ironia un po’ saputa che va a parare sul formaggio “tarlato” degli svizzeri. Il conduttore se la prende con i francesi: “Non sono altro che dei piemontesi che si sono montati la testa”. E gli americani? “Sono degli svizzeri che vogliono fare gli inglesi”.

Le pose clownesche del volto del conduttore nulla tolgono all’eleganza del corpo snodato. La spalla – ogni tanto si vede – legge il gobbo ma può permetterselo. Impersona la beffa e analizza l’economia: “Abbiamo invaso il mondo con i nostri prodotti”. Risposta: “Italiani ammalati di esterofilia”. Ma poi, candido, il conduttore esalta lo smoking di stoffa inglese, mentre la spalla vuole accendere una sigaretta svizzera con un accendino tedesco: “I tedeschi è bene lasciarli stare”. Infine la presentazione: “Ecco a voi Mina, anzi Maina”. Sono Walter Chiari, il conduttore, e Paolo Panelli, la spalla. E’ Canzonissima 1968 ed è su YouTube. Bene ha fatto la Rai a dedicare una fiction al genio di Chiari, meglio ancora sarebbe stato esaltarne soprattutto le luci.

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