Il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, vince le elezioni turche ma non ottiene il plebiscito sperato, ovvero un risultato che avrebbe permesso al suo partito, l'Akp, di riformare la Costituzione senza problemi. Questo significa che governare bene l'economia è un buon modo per garantirsi un buon esito elettorale,  che in democrazia non basta saper far crescere l'economia per ottenere plebisciti e carta bianca dagli elettori e che la Turchia è un grande, complesso paese ricco di contraddizioni, di risorse e di futuro perché sa di dover trovare la sua via per governare la modernità.

Ps. Il non plebiscito per Erdogan è anche un buon risultato frutto dell'opera del nuovo leader del principale partito di opposizione, il Chp, Kemal Kilicdaroglu.