Due spigolature tratte dai giornali di oggi danno l’idea di una figura di un certo tipo del governo Renzi, ovvero quella del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, già sindaco di Reggio nell’Emilia e presidente dell’Anci. Scrive il Foglio quotidiano in prima pagina: “Già il vicepremier Delrio intimò alle banche di non usare l’alibi del fisco per stringere ulteriormente i rubinetti del credito a imprese e famiglie”. Formalmente non è vicepremier, Delrio, è sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ma nei fatti non è un errore, quello del Foglio, è una sottolineatura concreta, anche per l’ambizioso progetto che a Palazzo Chigi vede lo stesso Delrio, assieme al commissario Carlo Cottarelli e allo stesso premier Matteo Renzi, alle prese con la madre di tutte le spending review, quella che riguarda i trasferimenti dallo Stato agli enti locali (e viceversa), e dunque il rapporto tra enti pubblici e cittadini. La seconda annotazione viene invece dalla lettura della Stampa e del sondaggio dell’Istituto Piepoli pubblicato a pagina due. Fiducia nei ministri? “Nel governo piace più di tutti Delrio”, che non è ministro ma raccoglie un 64 per cento di gradimento, una spanna sopra i ministri Lanzetta e Padoan affiancati al secondo posto con un 60 per cento.