Affinità e divergenze tra il compagno Civati e Roma

Lo spazio per Civati c’è. E intanto Roma inizia ad assomigliare a Milano. O viceversa?

Partiamo da Pippo Civati. Insomma, la sua rete ce l’ha, i suoi voti li può prendere, che sia più monzese che milanese chi se ne cale, lo spazio a sinistra del Partito democratico non è attratto dalla poco nota candidata del Movimento 5 Stelle (Patrizia Bedori chi?). E dunque un altro candidato è Possibile. Certo, non è credibile l’ipotesi di un Ferruccio De Bortoli in veste di candidato della sinistra radicale (cit. il Giornale). E dunque un altro candidato è Possibile. Certo, non è che la nascente coalizione per “Milano in Comune” possa contare su esponenti forti, gruppi organizzati e popoli in ribellista ascesa, però insomma una bella alleanza di malumori antirenziani li può mettere assieme. Ma gli conviene? A Civati conviene? Insomma, ok, mettiamo che prenda l’8 per cento (stiamo larghi), mettiamo che contribuisca a mandare al secondo turno Beppe Sala. Ma poi? Anche con un buon risultato elettorale sarebbe un consigliere comunale di Milano con (forse) qualche voto in più rispetto a Stefano Fassina a Roma. Insomma, non proprio il sol dell’avvenire per la sinistra italiana.

A proposito di Fassina. Affinità e divergenze tra Milano e Roma. Nel centrosinistra a Milano c’è Sala, a Roma ci sono le primarie come ci sono state a Milano. Al centro che sperava di essere anche il centrodestra a Milano c’è il manager Corrado Passera, a Roma c’è l’imprenditore Alfio Marchini. A sinistra del Pd a Milano c’è la ricerca di uno Stefano Fassina (pensaci, Pippo, pensaci), a Roma c’è Stefano Fassina. Nel centrodestra a Milano c’è il non politico Stefano Parisi, a Roma c’è il non politico Guido Bertolaso (ma a Roma non ce li hanno gli ex city manager, passano direttamente alla protezione civile?). Scontenti di questo centrodestra a Milano c’è Nicolò Mardegan, a Roma c’è Francesco Storace. Manca qualcuno? Ah, già a Milano c’è Bedori per il M5S, a Roma ci sono le comunarie (negazionismi compresi). E la Lega nord? Dice Matteo Salvini alla Zanzara su Radio 24 che vuol fare l’assessore alla sicurezza a Milano. Un po’ pochino anche su questo fronte, ma sempre meglio di come va di questi tempi in Regione.