Ma Papandreou ha davvero perso?

Il Financial Times dice che in fondo è giusto provare un po' di simpatia per i due leader dei principali partiti greci: per fare delle dure riforme volevano e vorrebbero un chiaro mandato in tal senso dagli elettori, vuoi con un referendum (come chiedeva il premier uscente George Papandreou), vuoi con le elezioni, come preferiva l'opposizione di centrodestra guidata da Antonis Samaras. Ma – sostiene sempre il FT – i tempi dei mercati non coincidono con quelli della politica, dunque meglio fare le riforme e poi le elezioni. Pragmaticamente tutto giusto, ma oggettivamente il rapporto tra finanza e democrazia necessita sempre più di un supplemento di dibattito. Soprattutto in ambito europeo.

Quel che è certo è che ora è facile criticare o dare per vinto Papandreou. Però le sue ultime vicende potrebbero e possono anche essere lette in un altro modo. Papandreou aveva difficoltà a portare avanti in Parlamento le dure riforme di cui la Grecia ha bisogno. E c'è da capirlo. Allora ha deciso di annunciare un referendum sul piano di salvataggio concordato tra Atene e Bruxelles. La cosa non è certo piaciuta ai mercati, che hanno subito dato in escandescenza. Quindi Papandreou è andato a Cannes a dire ai partner europei: voglio il sostegno popolare alla riforme. I partner europei gli hanno risposto: allora devi mettere a referendum non il piano salva Grecia ma l'appartenenza stessa di Atene all'euro. Panico tra le forze greche, timori nelle cancellerie europee.

Il panico, in fondo, ha indotto l'opposizione greca di centrodestra a diventare molto più sensibile all'idea di un governo di unità nazionale. Che non sarà strumento di democrazia diretta come il referendum, ma è comunque garanzia di maggiore consenso (indiretto) popolare alle riforme da fare. E soprattutto è un buon viatico per una più facile e spedita vita parlamentare dei provvedimenti urgenti.

Papandreou non sarà più premier, ma non è detto affatto che abbia perso né che abbia fatto danno al suo paese. Certo, del suo annuncio referendario molti hanno pagato un prezzo sui mercati.