Truman – Il corpo è la scena del delitto

Dalla Domenica del Sole 24 Ore dell'8 aprile 2012

“La prima promessa all’assassino è questa: ti troverò”. Ancora una volta la Bbc, la stessa di Luther, premiato, apprezzato e malinconico poliziotto, impersonato da Idris Elba, attratto dal male in una Londra della psiche. Qui invece siamo in un’Inghilterra indefinita, verde e nebbiosa nelle pause, psichedelica e terrificante nelle scene clou: così, grazie a questa nuova serie firmata Bbc, Body Farm, a Fox Crime riesce il colpo di un ideale passaggio di testimone tra i buoni ascolti e le cattive intenzioni dei protagonisti di Profiling, che sconta qualche lentezza francese, e i corpi straziati – astenersi impressionabili, avete presente il film Seven? – in onda dal 9 aprile ogni mercoledì sera.

Per acciuffare il colpevole bisogna capire la mente dell’assassino o indagare il corpo della vittima, la scena del crimine? Questo è il dilemma. Dalla psicologia del colpevole, Profiling, al corpo del reato. In Body Farm le due cose coincidono: il corpo della vittima è la scena del crimine e viceversa. Per questo motivo è banale e non vero dire che siamo di fronte alla versione inglese di Csi. Anche perché i dialoghi sono più ricercati e complessi. Poi le squadre, la scientifica, sono sempre più miste, ovvero composte da poliziotti e no, magari prof. o ricercatori. All’esordio ci si permette perfino di non trovare i due corpi da cui le indagini partono, o meglio, di non trovarli nel modo tradizionale. Topolini e mosche sono gli alleati della polizia: come in un “rewind” si ricostruisce il crimine popolando via via la scena del delitto sulla quale si torna e ritorna, sulla quale tutti prima o poi arrivano, protagonisti e comparse. Il padre mente per salvare la figlia, la figlia forse mente per salvare il fidanzato, ma alla fine c’è qualcuno che ha mentito a tutti, tranne al microscopio.

“La gente confonde la vendetta con la giustizia”, la scienza separa i fatti dalle parole, a volte perfino dai pensieri. Illusorio? Sì, se non ci si mette di mezzo il trucco di uno scaltro poliziotto a svelare quel che perfino la scienza non sa: perché c’è il male. Passaggio di testimone.

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