Truman – Monomaniaci da video (e da tennis)

Dalla Domenica del Sole 24 Ore del 22 luglio 2012

Per capire come sarà la tv del futuro bisogna guardare Super Tennis: è sul canale 64 del digitale terrestre e sul web all’indirizzo www.supertennis.tv. Va visto anche se uno odia il tennis, sì, anche se uno lo odia, perché una volta nelle nicchie si mettevano oggetti del passato, oggi nelle nicchie crescono ipotesi di innovazione. Perché Super Tennis? E’ un esempio. Il canale, come dice il nome, è monotematico e dunque monomaniacale. Si parla solo di tennis. E’ tassonomico, ti racconta tutto, ma proprio tutto sulla tua passione. Non tralascia i tornei minori perché un appassionato non considera nulla minore. E’ una presenza latente ma costante: torni a casa, non sai che guardare, non hai una guida tv, metti 64 e sai che lì c’è qualcosa che viene incontro a un tuo desiderio. C’è l’hit parade dei campioni della settimana, ci sono le interviste e i racconti dai circoli sparsi per l’Italia. Il fatto che sia anche su Internet, con il palinsesto continuamente aggiornato come il tabellone di un torneo, contribuisce a creare la comunità, una comunità di cui fa parte il campione come l’amatore, Roger Federer come la vecchia gloria di un club di Macerata. Se guardi Sara Errani giocare e vincere a Palermo – e sono quattro trofei dall’inizio dell’anno, complimenti – puoi vedere in bella mostra sulla borsa, a fianco dello sponsor a caratteri se non cubitali quasi, il simbolo di Super Tennis, e ti senti parte del gioco da telespettatore. Certo, come in tutte le novità, c’è qualcosa di amatoriale, magari anche di dilettantesco, del resto le prime trasmissioni della tv privata che poi divenne Canale 5 non sembravano proprio appena uscite da un manuale di tv. “Terra rosa”: c’è perfino il gossip o quasi, con i racconti delle vite delle fidanzate (e dei fidanzati) dei top player. Anche la pubblicità ti fa sentire in campo, con la proposta di scambiare un maestro della federazione in cambio di due normali. No, mai e poi mai, la regola non vale solo per i fustini. La tv sembra sempre più destinata a essere due cose: o l’evento – show o film – per cui ti prepari, lo aspetti, lo pregusti e lo vedi (per parlarne) o lo strumento per godere in ogni momento di qualcosa che ti piace. Che poi sia il tennis, la classica, la pesca, la cucina, i viaggi è questione di gusti. Sperando che ci sia una tv per ogni palato.

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