Obama e l’illusione del secondo mandato più libero

Spesso nei confronti di un presidente degli Stati Uniti rieletto per il secondo mandato si dice: "Beh, stavolta farà di più perché non avendo l'ansia della rielezione sarà più libero". Spesso si dice, ma quasi mai accade davvero così. Lo si diceva anche per George W. Bush. Lo si dice ora per Barack Obama. Ovviamente quel "fare di più", negli auspici degli analisti simpatizzanti, è nella direzione della natura delle presidenza. Dunque, come allora ci si attendeva un Bush ancora più determinato sul fronte estero, per esempio nei confronti dell'Iran, ora ci si attende un Obama più determinato nelle politiche liberal sui diritti e contro gli eccessi di Wall Street. Il discorso di inaugurazione, a parole, ha dato ragione a queste previsioni. Poi i fatti, probabilmente, non seguiranno (troppo). Il sistema americano, nella sua ferrea divisione dei poteri, ha pesi e contrappesi molto rodati, al punto che gli eccessi, in un senso o in un altro, vengono quasi sempre frenati, dagli equilibri al Congresso, dalla forza delle lobby, dalle elezioni di mid-term quasi sempre alle viste. Andrà così anche con Obama? Vedremo.