Pare che Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e patron di Mediaset, ieri abbia detto al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: “Sia chiaro che noi ci siamo su tutto, a cominciare da Mps, auguri di buon lavoro”. Sia chiaro.
Dunque l’attuale linea politica di Berlusconi, e quindi di Forza Italia, si basa su alcuni pilastri precisi: no al Mattarellum, sì al proporzionale; sostegno esplicito, anche se non diretto, al governo Gentiloni, perché duri il più a lungo possibile; salvataggio pubblico e immediato del Monte dei Paschi di Siena; se si riesce a fare una legge elettorale condivisa -ma con calma, non c’è fretta, eh – magari una nuova alleanza con Matteo Renzi. “Poi vediamo”.
Al netto delle motivazioni, politiche e/o imprenditoriali, che inducono Berlusconi a scegliere questo modus vivendi placido e assorto – “vuole che alla mia età ci sia ancora qualcosa che mi preoccupi” -, questa tattica, oltre a sconfessare alcuni miti fondativi berlusconiani (come la vocazione maggioritaria, il declamato liberismo e l’arrembante ambizione), denota anche una mancanza di ispirazione propositiva – come se lo stesso Berlusconi non credesse più di tanto a un ruolo di Berlusconi (e di Forza Italia) in politica – e la scelta di accomodarsi nel cantuccio di un 10 per cento da ago della bilancia in uno scenario primorepubblicano e proporzionale rischia di avvitare il movimento che dovrebbe essere dei liberali italiani in un nemmeno troppo lento declino. Del resto la partita sul futuro sistema elettorale sembrano giocarla altri protagonisti: Matteo Renzi, Matteo Salvini, in parte Beppe Grillo. E comunque se ti presenti come alleato pronto a tutto, nemmeno ti siedi al tavolo della trattativa, perché dai mostra di non avere di che negoziare: “Ci siamo su tutto”.
Se ti presenti e ti definisci come un partito del 10 per cento, rischi di diventare velocemente una forza politica del 5 per cento. Se ti comporti da junior partner di possibili, eventuali alleanzi, diventi junior partner di ogni possibile alleanza, cioè alla fine concretamente ed efficacemente di nessuna.
Sia chiaro, qualcuno potrebbe essere nostalgico del Pli, ma insomma Forza Italia, fino a un po’ di tempo fa, sembrava un’altra storia, mostrava altre ambizioni. Tutto passa, vero. E un Pli, da qualche parte, ci deve essere ancora.